Quando si parla degli effetti nocivi del tabacco sulla nostra salute, si pensa immediatamente a danni ai polmoni, alla gola o all'insufficienza respiratoria. Ma il tabacco è anche molto dannoso per la nostra salute orale.

Il fumo è estremamente dannoso per la nostra salute in generale ma, in particolare, il tabacco è il peggior nemico di denti e gengive. Il segno più evidente è l'ingiallimento dello smalto o la comparsa di macchie brunastre.

Ogni boccata di sigaretta contribuisce anche a indebolire il tessuto parodontale che sostiene i denti e ne evita la caduta.

Macchie, carie, allentamenti: conseguenze dirette del fumo

Il fumo modifica la fisiologia del sistema orale: ogni boccata di sigaretta trasforma anche la nostra bocca in una pentola a pressione, favorendo la proliferazione di batteri, la comparsa di malattie parodontali e l'alito cattivo.

Il catrame e la nicotina danno una colorazione giallastra ai denti, che può apparire fin dalle prime sigarette, specialmente sugli incisivi inferiori (i denti più vicini al filtro. Questa decolorazione è molto variabile e dipende in particolare dalla composizione salivare di ciascuno.

Alcuni fumatori notano la comparsa di macchie gialle o brunastre sullo smalto. Nel corso degli anni - e a seconda dell'entità del consumo - queste alterazioni possono diventare permanenti. Si infiltrano nelle piccole crepe dello smalto e resistono alla spazzolatura o anche alle pulizie dei denti.

Il fumo aumenta anche il rischio di carie la cui formazione si spiega con l'abbondanza di batteri cariogeni che producono acidi dai carboidrati contenuti nel cibo. In linea di principio, la saliva neutralizza questi acidi ma il fumo altera le sue proprietà antibatteriche, favorendo la proliferazione degli acidi cariogeni.

Il rischio di gengivite e parodontite è molto più alto nei fumatori. Infatti, le loro gengive hanno una tendenza infiammatoria più forte.

Il fumo aumenta anche il rischio di allentamenti. Alla fine, il deterioramento dei tessuti di sostegno di uno o più denti può essere tale che i denti diventano mobili e rischiano di staccarsi. Queste situazioni sono tutt'altro che aneddotiche, ogni fumatore oltre 50 anni dovrebbe preoccuparsi: il fenomeno dell'allentamento dei denti è un processo ineluttabile ma quando si fuma il rischio si moltiplica.

Il consumo di tabacco favorisce anche la formazione di afte, l'alterazione del gusto e persino dell'odore. In alcuni casi, la lingua può addensarsi sul retro e diventare biancastra o addirittura marroncinaa causa dalla proliferazione di batteri nella bocca.

Le cure dentali sono meno efficaci per i fumatori

Il fumo rallenta significativamente il processo di guarigione della bocca: i trattamenti parodontali hanno un tasso di successo inferiore nei fumatori, penalizzati anche quando devono estrarre un dente o si inserisce un impianto dentale. In quest'ultimo caso, le complicazioni più comuni vanno dall'infiammazione dei tessuti alla perdita dell'impianto.

Il fumo non ha solo un impatto negativo sulle cure dentali , ma li espone anche a maggiori spese. Per tutte queste ragioni, i dentisti raccomandano di smettere di fumare da uno a due mesi prima di procedure o trattamenti complessi.

Postato in Benessere il 11/05/2021

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