Nell'epoca dell'ultra-comunicazione, gli abbracci hanno un sapore speciale.
Spontaneo: è l'impulso che ci getta tra le braccia della persona amata.
Reciproco: lo riceviamo tanto quanto lo diamo.
Sei curioso? Lo sono anche molti scienziati, dall'antropologia alle neuroscienze.
Uno slancio verso l'altro
Il nostro bisogno di toccare e abbracciare è rintracciabile tra le profondità della storia della nostra specie. La prova è che anche i nostri cugini stretti, i primati antropoidi, praticano questi scambi tattili. Invece di abbracciarsi e massaggiarsi, si spulciano a vicenda. Naturalmente, il loro scopo è prima di tutto quello di liberare la pelliccia dai parassiti, dai pezzi di vegetazione o dalla pelle morta che vi sono depositati. Ma come si spiega il fatto che alcune specie vi passano diverse ore, mentre pochi minuti sono sufficienti per ottenere una pelliccia pulita? E perché i grandi non sono spulciati più a lungo dei cuccioli?
Il valore di questa pratica è principalmente sociale. Mira a stabilire relazioni basate sulla fiducia, "amicizie" sincere. In poche parole, non si spulciano per ottenere benefici diretti, ma per mostrare il proprio sostegno ai loro simili. Nelle grandi scimmie, come nel nostro caso, un abbraccio è meglio di un lungo discorso per mostrare amicizia!
Una sensazione di benessere
All'inizio c'è il tatto. È un modo meraviglioso per entrare in contatto con il mondo esterno e con gli altri. Poi ci sono le carezze e gli abbracci, che sono accompagnati da una dolce sensazione di benessere e relax.
Da dove vengono queste sensazioni? In particolare dal rilascio di un ormone nel sangue: l'ossitocina. L'ossitocina interferisce in tutte le fasi della nostra vita sociale, sia nelle nostre amicizie che nelle nostre relazioni romantiche, rafforza la cooperazione e la fiducia. Stringere qualcuno tra le braccia ne stimola la produzione, riducendo lo stress e l'ansia e contribuendo a migliorare la memoria.
Le virtù terapeutiche della tenerezza
Gli abbracci non influenzano solo il nostro comportamento ma anche la nostra salute: coloro che "ne fanno uso" sono meno soggetti a raffreddori e pressione alta.
Un abbraccio al giorno aiuta a superare l'inverno: gli abbracci e il sostegno della famiglia e degli amici, infatti, possono aiutare le persone ad affrontare meglio i virus invernali, riducendo la gravità dei sintomi.
E sull'organo delle emozioni per eccellenza, il cuore, che effetto ha l'abbraccio? Nelle coppie, l'abbraccio e la presenza dell'altra persona dimezzano l'insorgere di tachicardie in situazioni di stress. Nelle donne in postmenopausa, poi, gli abbracci regolari aumentano i livelli di ossitocina e abbassano la pressione sanguigna.
Gli abbracci: un bisogno primario
Ogni abbraccio ci lascia un'emozione, un ricordo speciale. Un abbraccio non è mai insignificante, soprattutto nei primi anni di vita. A un neonato si possono offrire molte cose: ottimi pasti, bei vestiti, una cameretta degna di un principino e ricca di giochi divertenti e stimolanti. Ma sapete quali sono le cose essenziali che favoriranno in modo determinante la sua maturità emotiva, fisica e neuronale? Proprio gli abbracci! Questo gesto di affetto fa sentire amato il bambino, e lo rende sicuro, libero dall’incertezza e che si sente apprezzato.
Essenziali per chiunque
Gli abbracci sono così importanti perchésono essenziali per mantenere il nostro equilibrio. La psicologa americana Virginia Satir dice che "abbiamo bisogno di quattro abbracci al giorno per sopravvivere. Di otto per funzionare. E di dodici per crescere".
Cosa fare quando i gesti teneri si esauriscono? Adottare un animale domestico potrebbe essere una soluzione. La presenza di un gatto o di un cane al proprio fianco può portare conforto e ridurre lo stress e l'ansia: l'attaccamento e l'affetto che abbiamo per i nostri compagni a quattro zampe possono essere importanti quanto quelli che intratteniamo con altri esseri umani.
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